domenica 25 novembre 2012

Si sta avvicinando la festa più bella dell'anno!!

Ciao raga, mi scuso tantissimo di non aver scritto in questo mese, spero non siate arrabbiati...Si sta avvicinando il natale, a me il natale porta ansia  non so perchè, ma anke felicità e bontà...Lo sapete chi ha inventato il panettone?? Ogni anno a tavola a Natale, l'eterno dilemma: "Preferisci il panettone o il pandoro?". Tra i due schieramenti litiganti si collocano poi quelli che mangiano entrambi. Ma tu sai chi ha inventato il panettone?
La nascita del panettone ha del leggendario. In effetti non si sa con precisione quando sia stato inventato e da chi. Si sa solo che si inizia ad avere traccia dell'esistenza di questo pane dolce nella Milano dei tempi di Ludovico il Moro, verso la fine del XV secolo. Sono tre le leggende più accreditate.

La prima leggenda lo vuole invenzione di Ugo, un falconiere di Ludovico il Moro, divenuto garzone nella bottega del pane di Toni, padre della sua amata Adalgisa. Una notte Ugo aggiunse una grande quantità di burro (acquistato vendendo dei falchi rubati a Ludovico il Moro) al pane che stava impastando. Il pane di Toni divenne famosissimo in città e considerato il migliore di Milano. Nei giorni successivi all'impasto di questo "pane speciale" venne aggiunto lo zucchero e sotto le feste di Natale 
Ugo arricchìla ricetta con uova, pezzetti di cedro candito e uva sultanina. Fu un successione: nelle tavole a Natale non c'era un milanese che non avesse il "pangrande" o il "pan del Toni" (da qui il termine panettone). Toni divenne ricco e i genitori di Ugoacconsentirono al matrimonio tra i due giovani amanti.

La seconda leggenda invece ha come ambientazione la corte di Ludovico Sforzadurante il sontuoso banchetto
 di Natale. Un famoso cuoco (di cui non sappiamo il nome) al servizio di Ludovico aveva provveduto personalmente a curare l'impasto di undolce straordinario la cui ricetta segreta si tramandava di padre in figlio all'interno della sua famiglia da secoli. Ma non tutto andò per il verso giusto e qualcuno scordò di togliere il dolce dal forno rendendolo bruciato e immangiabile. Era ormai troppo tardi per prepararlo nuovamente. Per fortuna un povero servo di nome Toni aveva tenuto per sé un po' dell'impasto del dolce ormai perduto e aveva aggiunto un po' di frutta candita, uova, zucchero e uvetta. Voleva cuocerlo al termine del lavoro per avere qualcosa da mangiare. 
Il cuoco allora decise di dare la forma del pane a quell'impasto e portarlo comunque a tavola. Anche questa volta fu un successo. Il pan del Toni non solo piacque a Ludovico e ai suoi commensali, ma il cuoco fu obbligato a servirlo a tutti i banchetti natalizi degli anni successivi e presto l'usanza si diffuse fra tutta la popolazione.

La terza leggenda vede una suora protagonista. Si tratta di suor Ughetta, cuoca di un povero convento che pensò di fare un dolce per le altre consorelle con i pochiingredienti disponibili nella cucina del monasteroArricchì il solito impasto del pane con uova e zuccherocanditi e uvetta. Per benedire quel pane natalizio vi tracciò sopra, con il coltello, una croce. Anche questa volta il passaparola a Milano fu incredibile. Imilanesi cominciarono così a fare offerte al convento per portare a casa un po' di quel pane speciale.

Vi è piaciuto questo post??!! Spero di sì..ciao ciao da Baby Angel!!